Conte e Lukaku cominciano alla grande: l’Inter stende il Lecce con un poker a San Siro

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INTER-LECCE 4-0: 21′ Brozovic, 24′ Sensi, 59′ Lukaku, 84′ Candreva)

È presto per esprimere giudizi, ancor di più per i paragoni forti. La prima Inter di Antonio Conte, però, parte col piede giusto e mostra subito di aver recepito i consigli del tecnico salentino, uomo più atteso nella notte di San Siro insieme a Romelu Lukaku. I nerazzurri (e il nuovo centravanti in particolare) non deludono e riescono a far meglio della Juve del 2011-12, che vinse per 4-1 all’esordio contro il Parma.

SCELTE (QUASI) ATTESE –Duemilaseicentosessantuno giorni dopo, il Lecce torna a giocare una partita di Serie A. Sette lunghi anni, che i salentini hanno vissuto soprattutto in Serie C, prima del doppio salto di categoria ottenuto grazie a mister Fabio Liverani. Coraggio e spensieratezza: sono questi i dogmi dei giallorossi, che non rinunciano alla fantasia e alle geometrie per affrontare la corazzata interista. Conte perde De Vrij nel riscaldamento e preferisce Sensi e Vecino a Barella, con Brozovic in cabina di regia e Lautaro al fianco del gigante belga.

EPIC UNO-DUE – I ritmi sono subito forsennati, il match è piacevole sin dalle prime battute. Gioca bene la formazione ospite: il 4-3-1-2 tutto palleggio e velocità esalta soprattutto la qualità di Falco, spesso imprendibile tra le linee, ma lascia molti varchi agli avversari, soprattutto sulla corsia destra, dove Rispoli e Petriccione faticano a contenere le avanzate di Asamoah e Sensi. Proprio il ghanese, al 21′, serve Brozovic al limite dell’area; il croato si coordina e lascia partire un destro a giro imprendibile per Gabriel. Il Lecce accusa il colpo e tre minuti dopo Sensi ripaga la fiducia di Conte con un bel diagonale, che si insacca nell’angolino sinistro.

LA PRIMA VOLTA DI LUKAKU – Sono dieci minuti di fuoco per i ragazzi di Liverani, bravi però a evitare l’imbarcata e a riorganizzarsi. Tra fine primo tempo e inizio secondo, la neopromossa crea qualche grattacapo alla difesa di casa, pur senza impensierire Handanovic. L’impressione è che manchi sempre qualcosa per rendere efficace la manovra; dall’altra parte, invece, ci sono i campioni. Uno, in particolare, ha voglia di presentarsi nel migliore dei modi: dopo un paio di accelerazioni devastanti, Lukaku fa impazzire San Siro firmando il 3-0 in tap-in. Un gol facile facile, importante per cominciare con il piede giusto la nuova avventura.

FARIAS DA DIMENTICARE, MERAVIGLIA DI CANDREVA – Alla festa della Beneamatamanca solo Lautaro Martinez, molto generoso e spesso sfortunato. Conte concede spazio anche a Barella, Gagliardini e Politano, mentre Liverani fa esordire Farias, Mancosu e Benzar. L’impatto dell’ex Cagliari è disastroso: un fallo a centrocampo sull’ex compagno di squadra Barella gli costa il rosso diretto a dieci minuti dall’ingresso in campo. L’Inter non si accontenta e sfrutta gli spazi lasciati dalla difesa avversaria; La Penna annulla una rete a Politano, ma il poker arriva qualche minuto dopo grazie a un bolide di Candreva dai 30 metri. Finisce così, tra gli applausi del Meazza: la prima di Conte è di nuovo un successo.

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