Se Andrea Petagna rimane l’uomo copertina, quello a cui viene demandato il compito più difficile, a Leonardo Semplici, il regista, l’uomo dietro le quinte, spetta trovare gli attori non protagonisti in grado di sostituire quelli persi, per un motivo e per un altro, e mettere in campo una SPAL che non sia il flop visto contro il Sassuolo, probabilmente il momento più basso di una stagione che aveva spinto la dirigenza persino a qualche riflessione sul proprio tecnico, l’autore principale della strepitosa cavalcata dalla C alla A.
Arkadiusz Reca e Igor, tra i volti nuovi, ma non solo loro, hanno permesso al tecnico di varare una SPAL 2019/20 2.0, molto diversa rispetto a quella che aveva collezionato solo tre punti nelle prime sei gare stagionali. L’esterno di proprietà dell’Atalanta, al pari di Strefezza, che ha però rovinato la sua prova con la simulazione e la successiva meritata espulsione, ha dato nuova linfa alle corsie laterali della formazione estense, fondamentali nella costruzione del gioco che vuole il tecnico fiorentino. Molto bene anche Igor, rapido e incisivo nell’uno vs uno, altra aggiunta di spessore in una squadra che ancora deve scoprire appieno gli effetti del mercato fatto in estate e cosa questo ha aggiunto alla rosa.