Parità di diritti per la nazionale di calcio femminile australiana e quella maschile. Il sindacato ha siglato un accordo con la Federcalcio che prevede eguali remunerazioni – ad esempio entrambe le due selezioni riceveranno il 24% degli introiti delle partite, e medesime condizioni negli allenamenti e nelle trasferte (si pensi che fino ad oggi le calciatrici non viaggiavano in aereo in business class come i colleghi).
“It will give the next generation of female players further opportunities to become professional footballers.” @FFA CEO David Gallop on today’s historic CBA announcement. pic.twitter.com/36leIMV3Kj
— Football Australia (@FFA) November 5, 2019
“L’accordo ha validità quadriennale”, ha spiegato David Gallop, direttore generale della Federazione australiana, “Si basa sulla condivisione tra uomini e donne dei guadagni generati dalla nazionale, ed è questo l’elemento di eccezionalità”.
What a day to be a footballer! ? https://t.co/NIoNs9lBva
— Elise Kellond-Knight (@elise_kk8) November 6, 2019
La calciatrice Elise Kellond-Knight ha sottolineato l’enorme importanza di questo accordo, che ha definito “un sogno che si realizza”.
L’intesa arriva qualche mese dopo un’altra conquista per le giocatrici, che avevano ottenuto l’omologazione del salario minimo delle due selezioni.
Nella battaglia per le pari opportunità nel calcio, l’Australia segue Nuova Zelanda e Norvegia, che hanno già intrapreso questa strada.
A marzo le campionesse del mondo statunitensi avevano fatto causa alla loro Federazione, per comportamenti discriminatori nei salari e nel trattamento delle atlete.