Champions League, Real Madrid campione d’Europa: Vinicius e Courtois stroncano i sogni del Liverpool

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Il Real Madrid conquista la quattordicesima Champions League della sua storia, la quinta per Benzema e la prima per Courtois, uomo simbolo di questa finale. I blancos hanno sfidato gli sfavori dei pronostici dagli ottavi di Champions fino alla finale, riuscendo ad avere la meglio contro tutto e tutti. Una partita giocata all’italiana e decisa da un tocco magico dell’intramontabile Modric, che dà l’avvio all’1-0 di Vinicius Junior, che da due passi insacca il gol partita.

La finale dello Stade De France è iniziata senza poche polemiche, perché se da un lato i tifosi del Real Madrid erano già tutti allo stadio ad un’ora dall’inizio della partita, quelli del Liverpool sono finiti in una coda infinita, tanto che ad un certo punto la polizia ha deciso di chiudere i cancelli e così si è creato un ammassamento che ha rischiato di compromettere l’inizio della partita, rimandata inizialmente di 15 minuti perché alle porte i tifosi dei Reeds sono tutti ammassati. Alcuni cercano di scavalcare, altri ci riescono e trovano posto sugli spalti.

Gli interventi della polizia provano a calmare gli animi con l’utilizzo di qualche lacrimogeno e spray urticante al peperoncino, mentre i tifosi del Liverpool danno la colpa all’organizzazione. La verità sta nel mezzo: mancanza di organizzazione ma anche scarsa organizzazione dei tifosi nel prendere posto allo stadio.

Il primo tempo sembra mandare la partita in direzione dei Reeds, più veloci e reattivi dei Blancos dal punto di vista fisico. Il tridente di Klopp prova con la fantasia a scardinare la difesa avversaria, ma davanti trova un immenso Courtois.

Con il passare dei minuti il Real riesce ad abbassare sempre di più il ritmo della gara con un maggior possesso palla e sfruttando anche la grande capacità di palleggio dei suoi giocatori. La squadra di Ancelotti cerca di approfittare dei momenti in cui il Liverpool rimane scoperto e ci riesce intorno al quarantesimo, quando un movimento di Benzema viene premiato: il francese entra in area, pensa troppo a cosa fare e perde il possesso, lo ritrova dopo un rimpallo tra Konate e Alisson, sparando in porta. È fuorigioco, ma all’arbitro Turpin serve il Var e qualche minuto di revisione per decretarlo con certezza.

Nella seconda frazione il canovaccio è più o meno lo stesso, ma con meno furore agonistico. Così quando Robertson cerca un pressing troppo alto su Modric, bravissimo a eluderne l’intervento e verticalizzare, il gioco è fatto. Valverde si prende tutta la fascia arrivando fino in fondo e servendo Vinicius Junior che raccoglie l’assist e mette a segno l’1-0 che decide la gara.

Il Liverpool le prova tutte, ma la gara da italiano di Ancelotti è servita. Perché poi il Real Madrid si rintana nella sua metà campo a protezione di un insuperabile Courtois. Parate straordinarie, quelle del belga, che pone il sigillo sulla voglia di rivincita di Salah, frustrata nel diagonale da pochi passi: la palla colpisce il braccio dell’estremo difensore e va fuori di pochissimo. Anche questa sera si esce dal campo con una certezza. Il Real non gioca le finali, le vince. 

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