Roma – “Bisogna separare quella che è stata l’espressione del tifo, dalla dimensione di gioco”, questo il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, in merito a quanto accaduto in Lazio-Inter domenica sera, quando la tifoseria di casa ha minacciato ripetutamente con cori tutt’altro che sportivi i propri beniamini, rei di poter consegnare lo scudetto nelle mani degli odiati cugini giallorossi.
“Che il tifoso possa vivere momenti e sentimenti non proprio razionali è anche comprensibile – continua Soldà -, ma l’atteggiamento con cui è scesa in campo la squadra lascia qualche sospetto sull’impegno di quelli che, fino a prova contraria, dovrebbero essere dei professionisti. La dimostrazione è data da Muslera, che ha salvato il risultato in almeno tre occasioni, ricevendo come riconoscimento bordate di fischi e inviti a scansarsi dai pali. Data l’importanza della partita, il rammarico più grande – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è proprio questo: non aver visto in campo undici Muslera”.
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http://www.youtube.com/watch?v=ZgKoUZY5hQU
In effetti, Mondiali gratis mica tanto…