Spesi per i “totem” 400mila euro

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Nei giorni in cui la Provincia manda a casa 30 precari, spende 396mila euro per mantenere in vita trenta «totem»: sportelli elettronici sparsi per i Centri impiego e per i Comuni e utilizzati per la ricerca del lavoro e delle informazioni sui servizi ai cittadini.
Ed è una spesa che stride con il declamato rigore e che ha fatto gridare allo scandalo l’opposizione. «Si fatica a trovare 500mila euro per aiutare le aziende in crisi ma non a impegnare 400mila euro a favore di una singola società di Livorno» attacca, in un’interrogazione al presidente della Provincia, il consigliere del Pdl Gragnoli. I totem, già attivi da qualche anno, sono di due tipi: quelli denominati Cifas (Centri impiego facilitazione accesso ai servizi) sono ospitati nei Centri Impiego della Provincia (Livorno, Rosignano, Piombino, Portoferraio). Ci sono poi gli sportelli Cintas per l’erogazione di informazioni ai cittadini, collocati nelle sedi dei Comuni e in quella della Provincia.

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