Primavera in anticipo è il titolo di una famosa canzone di Laura Pausini ed è proprio così! Ormai è una costante – riferisce Coldiretti Calabria – i cambiamenti climatici hanno sconvolto i cicli stagionali della natura e della spesa tanto è che su scaffali e banchi in questo periodo dell’anno, sono arrivate le primizie con un mese di anticipo. Per effetto di un inverno anomalo che ha mandato in tilt le colture, sulla scorta di un monitoraggio della Coldiretti, nelle campagne calabresi si assiste ad una prematura fioritura delle piante e alla raccolta anticipata di fragole e cipollotti, ma anche altre colture sono in fase avanzata,tanto è – informa – che i Consorzi di Bonifica da tempo hanno iniziato le operazioni preparatorie per la manutenzione e messa in esercizio degli impianti irrigui; vi è infatti la concreta possibilità, che la stagione irrigua inizierà in netto anticipo. Con il carrello degli italiani che al tempo del Covid è diventato sempre più green, come dimostra l’incremento dell’11% degli acquisti di frutta e dell’8,4% di quelli di verdura, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2020, è allora importante fare attenzione a ciò che si compra e non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy. Coldiretti consiglia dunque di verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più. La Coldiretti ricorda che l’offerta dei mercati di Campagna Amica calabresi, da Catanzaro a Cosenza, fino a Reggio Calabria è ricca e variegata. Questo clima pazzo che non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno. L’andamento anomalo di questo inverno conferma dunque – continua la Coldiretti – i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. L’agricoltura – conclude la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita rilevante nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali. Questa situazione– argomenta Coldiretti – favorisce le speculazioni nei campi dove molti prodotti, quali gli agrumi vengono sottopagati agli agricoltori in controtendenza agli aumenti sugli scaffali. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” – conclude la Coldiretti – per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano