Ray Lennox è uno di quei poliziotti che è sempre in servizio. Non serve a niente andare in vacanza a Miami con Trudi, la sua futura sposa. Basta un litigio più violento degli altri e Ray si trova in un bar malfamato e poi a un festino a base di coca. È qui che mette in salvo Tianna, una bambina dal passato travagliato e dal presente ancora più fosco. Ray è reduce da un caso di pedofilia raccapricciante, di quelli che rimangono dentro, e non può fare a meno di prendersi cura della bambina. Sentendo di potersi fidare di lui, la madre della bambina gliela affida affinché la porti al sicuro, dall’altra parte della Florida. È una prova durissima per Ray. Ad attenderlo è un viaggio sotto un sole accecante e dentro alle profondità più oscure del rimorso e della colpa. Un viaggio dritto all’origine del dolore, tra ricordo e allucinazione, tra incubo e realtà descritto nella lingua tagliente e anfetaminica del miglior Welsh.
“Crime” di Irvine Welsh (Ed. Guanda, trad. di Massimo Bocchiola, pp. 384, euro 17,50).