“Una luce irradia il mondo / è la Madre di Nostro Signore / che ci invita a pregare col cuore e con voce soave”: sono le parole che in tanti avete sentito anche di sfuggita facendo zapping tra un canale radiofonico ed un altro. È il leit-motiv di Radio Maria e, da questo successo in poi, il cantautore Roberto Bignoli (nella foto con papa Giovanni Paolo II) si è fatto conoscere in tutto il mondo. Il rocker coltiva la sua passione per il canto dall’età di 16 anni quando ha deciso di farne una professione. La conversione, avvenuta nel 1984 ha giocato un ruolo determinante nelle sue scelte di vita e nella sua carriera. Significative alcune tappe musicali nel percorso artistico di Bignoli: il 12 novembre 2005 con la canzone Là c’è un posto viene premiato negli Stati Uniti con il prestigioso premio internazionale della United Catholic Music and Video Associaton (UCMVA) “Unity Award” (per la miglior canzone dell’anno), mentre l’8 ottobre 2007 vince a Phoenix (Arizona) l’Unity Award quale miglior artista internazionale dell’anno per la canzone Dulcis Maria – Totus tuus e come autore della miglior canzone internazionale. Il 16 ottobre 2005 segna un’altra data indimenticabile per Bignoli che viene ufficialmente invitato dalla TVP (emittente della televisione nazionale polacca) a partecipare al Gran Galà – concerto dedicato a Giovanni Paolo II, tenutosi nella piazza del Castello di Varsavia, alla presenza di ben 30mila persone. E proprio al Papa “venuto da lontano”, Bignoli ha dedicato ora una canzone dal titolo Non temere, frutto di ricordi commossi di alcuni incontri con Giovanni Paolo II (diverse foto sono pubblicate sul sito www.robertobignoli.it). Quando hai incontrato Giovanni Paolo II per la prima volta? “Ho incontrato il Papa nel 1987 a Roma. L’occasione era la presentazione della compilation Terra di Pace durante un concerto al Policlinico “Agostino Gemelli” e il giorno dopo, con le Suore Paoline, editrici del lavoro discografico, abbiamo portato una copia della compilation al Papa. Fu un incontro breve ma intenso, rimasi folgorato da quel suo sguardo penetrante e ricco di amore. Tornai a casa veramente felice, anche perché gli avevo portato il mio primo lavoro religioso musicale e sentivo dentro di me come se questo fosse l’inizio di un lungo cammino”. Da allora lo hai rivisto? “L’ho incontrato personalmente quattro volte, tra cui a Toronto nel 2002, dove ho cantato per la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Il ricordo che ho di lui è indelebile, il suo sguardo mi colpì molto, così pure il suo atteggiamento, la sua accoglienza, il suo modo di essere vicino ai giovani e di immedesimarsi nelle persone che incontrava. Inoltre, con la sua presenza e la sua voce mi ha incoraggiato sempre ad andare avanti, e ad essere testimone della bellezza del mistero attraverso la musica e l’arte”. Ci sarai per la beatificazione del primo maggio a Roma? “Purtroppo non potrò essere presente a Roma per la beatificazione in quanto sarò in una comunità di accoglienza per giovani che si trova vicino a Medjugorie. Terrò un concerto – testimonianza per una raccolta di fondi in loro favore”. Come sta andando la tua canzone dedicata a Wojtyla, rilanciata in questi giorni? “Non temere è stata mandata a moltissime radio cristiane nel mondo e, poiché è piaciuta, è stata tradotta in diverse lingue da varie comunità nel mondo”. Hai in programma altre iniziative in memoria di Giovanni Paolo II? “Attualmente mi piacerebbe fare un lavoro sui Salmi, riprendendo alcune riflessioni di Giovanni Paolo II. È un progetto ancora in fase iniziale, ma potrebbe dare risultati molto interessanti”. Vuoi raccontarci qualche episodio che ti lega al Papa tra pochi giorni beato? “Dopo la sua morte ho partecipato a Varsavia alla Giornata in memoria del Papa, ripresa dalla TV Nazionale Polacca con vari altri artisti e molti che lo avevano conosciuto o avevano vissuto con lui momenti particolari. Hanno dato la loro testimonianza nel corso della serata, mentre io ho mi sono esibito dal vivo con l’Orchestra polacca. Quello che mi ha colpito di più è stata la folla di giovani che partecipavano con convinzione a questo grande evento testimoniando quanto Giovanni Paolo II era stato importante e significativo per le loro vite. Ricordo anche la lettera che ricevetti dal Cardinale di Cracovia, ex segretario del Papa, Sua Eccellenza mons. Stanislaw Dziwisz, che mi incoraggiò ‘nell’opera evangelizzatrice attraverso la musica’ (queste le sue testuali parole)”. C’è qualche frase di Giovanni Paolo II che ti è particolarmente cara? “Sicuramente quando disse ‘Non abbiate paura’, da dove poi è nata la canzone Non temere, ma anche le parole sagge nei confronti della vita e del perdono, segni indelebili e orme profonde nel mio cuore”. Il nostro giornale si chiama L’Ottimista: a te cosa dà ottimismo? “Sapere che nel mondo, anche se fa meno rumore, c’è sempre tanto bene, e tanta speranza. Bisogna ‘aprire, spalancare le porte a Cristo’, come diceva il nostro caro Papa”. VOLA NEL MONDO L'OMAGGIO DI BIGNOLI A GIOVANNI PAOLO II di Carlo Climati (giornalista e scrittore) S'intitola "Non temere"(don't be afraid) , ed è il Cd singolo di Roberto Bignoli cantautore di Milano , cantautore italiano di ispirazione cristiana, tra i più raffinati poeti del nostro tempo. considerato dal mondo della Christian Music Internazionale un vero " Christian Rockers". E' un disco fuori commercio, che sarà trasmesso da molte radio nel mondo, come omaggio personale di Roberto a Giovanni Paolo II, un Papa che amava molto la musica e che vedeva nell'arte uno strumento per avvicinarsi a Dio. Come dimenticare la gioia di questo indimenticabile Pontefice, di fronte ai cori festosi che migliaia di ragazzi gli dedicavano durante le Giornate Mondiali della Gioventù? Spesso il Santo Padre li accompagnava alzando le braccia e muovendo le mani a tempo di musica. E i giovani gli rispondevano, cantando sempre di più. E' proprio per questa ragione che Roberto Bignoli ha voluto dedicare una canzone a Giovanni Paolo II. Perché, come artista, si è sempre sentito in perfetta sintonia con i messaggi d'amore del Papa. Un Papa amico dei giovani. Un Papa amico di tutti. Arrangiatore, produttore e autore della musica di "Non temere" è Nico Fortarezza, un nome noto negli ambienti rock per la sua collaborazione con Enrico Ruggeri. Il CD contiene anche un interessante videoclip, in cui gli autori si rivolgono direttamente ai giovani, sottolineando il messaggio positivo della canzone, che prende spunto dalle parole del Papa. Fu, infatti, proprio Giovanni Paolo a invitare le nuove generazioni a non avere paura e ad aprire le porte a Cristo. Con il suo "Non temere", Roberto Bignoli vuole inserirsi nello stesso solco: offrire ai ragazzi di tutto il mondo un messaggio di speranza e d'amore infinito. Per ricordarsi di guardare il cielo, pregando attraverso le note di una canzone.