Vice Ministra Anna Ascani e On. Valentina Aprea all’eCampus con libri su apprendimento e nuove tecnologie

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L’Università degli Studi eCampus presenta congiuntamente – all’interno della propria rassegna editoriale – due libri dedicati al mondo dell’apprendimento e delle nuove tecnologie, alla luce di passaggi generazionali epocali: “Senza Maestri. Storie di una generazione fragile” (Rubbettino, 2019) di Anna Ascani Vice Ministra dell’Istruzione (Prefazione di Matteo Renzi) e “La scuola dei Centennials” (Egea, 2019) di Valentina Aprea, Commissione Cultura Camera dei Deputati
Roma – I temi affrontati in entrambe le pubblicazioni consentono, infatti, attraverso due diversi punti di vista generazionali e formativi, una riflessione simultanea e congiunta di profonda attualità ed un confronto di importanza strategica su apprendimento, insegnamento, educazione e comunicazione, in un’epoca caratterizzata e condizionata da una complessa e permanente “rivoluzione” tecnologica e da strumenti conoscitivi in continua evoluzione.
“Faccio parte di quella generazione di chi è rimasto ‘Senza Maestri’. Una generazione – dichiara la Vice Ministra Anna Ascani – cresciuta oltre le ceneri delle ideologie del Novecento, fallibile per definizione, alla ricerca di un pensiero che faccia da bussola in questo tempo complesso. Abbiamo avvertito in maniera più forte la discontinuità con il passato e questo ci ha resi più fragili, perché nel passaggio dalle vecchie alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione non siamo stati assistiti dagli adulti, non abbiamo avuto guide che potessero accompagnarci in un certo percorso di scoperta. Con questo libro, ho voluto raccontare alcune storie di miei coetanei: non sono andata a caccia di storie eccezionali, bensì di storie normali di ragazze e ragazzi che hanno seguito le loro passioni e hanno costruito il proprio percorso professionale e culturale. Ho l’onore e l’onere di ricoprire ruoli pubblici importanti, in particolare riguardo all’Istruzione che considero il caposaldo su cui si costruisce la società che vogliamo. A me, quindi, spetta di dare alla mia generazione non solo voce, come ho cercato di fare con questo libro, ma anche tutto il mio impegno affinché il nostro Paese adotti buone politiche”.
“La quarta Rivoluzione industriale – osserva l’On. Valentina Aprea – ha innovato così tanto i contesti di vita e di lavoro che sarebbe difficile immaginare di rinunciare alle più recenti innovazioni, a partire dagli smartphone, dai social per arrivare agli oggetti intelligenti. Pensare di formare i giovani nati dopo il Duemila che non hanno conosciuto il mondo senza internet, con le modalità di studio del Novecento, significa non solo rendere la scuola poco attrattiva, ma soprattutto rinunciare a formarli adeguatamente alle nuove sfide di oggi e di domani. Un’istruzione, una formazione tecnologicamente avanzate sono diventate la vera chiave del successo formativo”.

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