Un sistema che non funziona. Un sistema quello sanitario che ha riflessi gravi sull’Elba. Leopoldo Provenzali, consigliere regionale del Pdl è stato chiaro nel suo intervento in Regione nel corso del consiglio straordinario sulla sanità. Ha detto: «Se la sfida è riuscire a coniugare il contenimento dei costi per la collettività con la qualità del servizio e la valorizzazione delle professionalità, i cittadini della provincia di Livorno non possono affatto dirsi soddisfatti dei servizi sanitari e della gestione della Asl 6 degli ultimi anni. In particolare all’Elba, dove l’inerzia della Regione e della Asl 6, incapaci di elaborare una vera e propria strategia complessiva sulla riorganizzazione dei servizi, non ha permesso sinora di risolvere le vere criticità del sistema». E i problemi sono tanti, liste di attesa, reparti che non hanno gli organii completi. Rimarca Provenzali: «Un territorio cosiddetto disagiato i cui residenti, al pari degli altri toscani e dei turisti ospiti, devono essere posti in condizioni di sicurezza e di tranquillità per la propria salute. Tra le disfunzioni nell’erogazione dei servizi resi ai cittadini, oltre alla cronica mancanza di personale ospedaliero, ma anche di quello relativo alla riabilitazione sul territorio, alle evidenti carenze infrastrutturali ed alla inadeguatezza delle apparecchiature, spiccano certamente le interminabili liste di attesa che penalizzano soprattutto le fasce più deboli della popolazione». Disfunzioni che si acuiscono puntualmente all’inizio della stagione estiva. Commenta Provenzali: «In attesa di vedere cosa sarà capace di produrre la gestione del direttore generale Calamai sarebbe già un passo importante rifinanziare il “Fondo per la valorizzazione e qualificazione dell’assistenza sanitaria nelle zone insulari e montane».