Carrara, continua la polemica tra il parroco e le donne considerate “figlie del diavolo”

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Anche con la scollatura generosa, è stata accolta a parlare dal pulpito, alla messa della domenica in Duomo a Carrara: e da lì ha ribadito i motivi dell’iniziativa di protesta contro le tesi di don Corsi, il parroco di San Terenzo di Lerici secondo cui spesso i femminicidi dipendono dalla provocazione femminile. Alessandra Verdini, operatrice della “Casa della Donna”, ha fatto centro dal punto di vista mediatico e di comunicazione nel lanciare il suo messaggio di dissenso a quei preconcetti, e di rivendicazione del diritto delle donne di esprimere la propria personalità anche con il trucco e vestendosi in modo femminile. Al suo fianco, una trentina di donne, di tutte le età, dalle ragazzine alla vicepresidente dell’Anpi. Nessuna però in minigonna, poche in decoltè, anche per il freddo pungente. E il parroco del Duomo ha spalleggiato in pieno in questa sua iniziativa, condividendo lo spirito espresso nei cartelli esposti: “Non sono figlia del diavolo”, “No alla violenza contro le donne”.

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