Per la prima volta esce dai Musei Vaticani per approdare a Legnano (MI) la statua di Paolo VI in cirmolo realizzata da Floriano Bodini nel 1968. Palazzo Leone da Perego, dal 15 dicembre 2018 al 31 marzo 2019, ospita la mostra “Floriano Bodini – Paolo VI. Ritratto di un papa” curata da Flavio Arensi e da Sara Bodini, organizzata dal Comune di Legnano con il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Un’esposizione che rende omaggio a Papa Giovanni Battista Montini e allo scultore originario di Gemonio (VA) e che presenta anche i bozzetti originali della scultura vaticana, quattro bronzi attinenti al tema del ritratto pontificio, alcuni disegni e incisioni dedicate al tema e quattordici stampe originali del celebre fotografo Pepi Merisio, molto vicino a Paolo VI, che testimoniano l’esecuzione della statua dedicata a Montini.
«Sono molteplici i motivi che rendono questa mostra un evento assolutamente unico e importante per la nostra banca di credito cooperativo», commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «L’elevata qualità artistica della scultura, la cui esposizione viene effettuata per la prima volta fuori dai Musei Vaticani, è un elemento di sicuro interesse e prestigio. Non solo. Vi è un elemento territoriale significativo: abbiamo uno dei più grandi scultori italiani del Novecento che ha legato il suo nome al territorio varesino. Non solamente gli ha dato i natali, ma ospita un’altra sua statua raffigurante sempre Paolo VI. È collocata al Sacro Monte di Varese, nel piazzale antistante il santuario. Vi è anche un elemento identitario: Bodini e papa Paolo VI hanno vissuto in momenti di grande cambiamento, comprendendo i mutamenti in corso, ma entrambi tenendo ben salde le loro radici. Sono elementi di unione con una realtà territoriale quale la nostra Bcc: un istituto di credito profondamente legato al territorio dell’Altomilanese e del Varesotto da oltre 120 anni, che ha saputo leggere i cambiamenti della modernità senza snaturare il proprio essere banca cooperativa e mutualistica».
La mostra, che avviene a cinquant’anni esatti dalla realizzazione della scultura, quarant’anni di distanza dalla scomparsa del papa e nell’anno della sua canonizzazione, porta alla scoperta dell’arte di Bodini attraverso forse il suo ritratto più importante di Papa Montini e della figura di Paolo VI. Pontefice a volte criticato, ma riconosciuto come il Papa della modernità. “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”, scriveva Paolo VI, volendo essere lui per primo testimone e non maestro.
«È la sostanza che prevale sulla forma; il fare prima di predicare», continua Scazzosi. «E la presenza di una Bcc a sostegno della mostra significa pro propri questo: testimoniare la vicinanza al territorio attraverso azioni concrete e di supporto alla crescita anche culturale del territorio stesso».