Coronavirus Messina, Zuccarello: “Partite Iva al collasso, stop ai tributi locali”

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“Le misure adottate dal governo per far fronte all’emergenza economica causata dal COVID 19 risultano insufficienti e inadeguate. Al momento, escludendo le aziende farmaceutiche ed i supermercati, non esiste un settore economico che non sia stato colpito in maniera profonda da questa situazione drammatica”. A dirlo è Daniele Zuccarello ex consigliere comunale di Messina e neo-coordinatore Provinciale Autonomi e Partite IVA. Zuccarello ribadisce la necessità di mettere in campo misure più forti, “soprattutto perché non abbiamo alcuna certezza su quanto tempo questa situazione potrà perdurare”.

Per tentare di alleviare le difficoltà in cui versano oramai migliaia di cittadini-spiega Zuccarello– riteniamo debbano essere adottate, senza ulteriore ritardo alcuno, una serie concreta ed immediata di misure che abbiano come unico scopo l’alleggerimento della pressione fiscale nei confronti delle imprese. Questa strada sembra al momento l’unica percorribile, considerando che il tessuto economico della nostra città è costituito per la maggior parte da piccoli imprenditori”.

Proposte concrete per risollevare le aziende di Messina

Apprezzando l’intervento del Sindaco di Messina in uno dei suoi ultimi video, ed affinché tale suo desiderio di aiutare la città non sia solo la rappresentazione di un volatile sentimento emotivo, ma sia basata su una progettazione concreta con misure concrete e puntuali per evitare il collasso non solo economico ma anche sociale, vogliamo proporre, nel limite delle sue competenze locali, l’attuazione delle seguenti misure: Esenzione per l’anno 2020 del pagamento dei tributi locali per tutte quelle imprese che sono state obbligate alla chiusura forzata per un periodo così lungo: Tari, Tassa sulla Pubblicità, Occupazione suolo pubblico, ed Imu se lo stesso imprenditore esercita la sua attività commerciale su un immobile di sua proprietà”.

Noi crediamo- prosegue Zuccarello– che una semplice sospensione, così come oggi è previsto dal nostro Governo, serva solo a rinviare un problema. La riapertura, anche tra un paio di settimane, nell’attuale situazione, non comporterà la fatturazione di entrate sufficienti a compensare per il periodo di chiusura a cui sono stati costretti. Anzi è probabile, che date le limitazioni imposte alla libertà di spostamento, alle distanze minime previste per la popolazione, le entrate saranno inferiori a quelle realizzate negli stessi periodi negli anni precedenti.
Supportare le imprese che svolgono attività commerciale al fine di ottenere la riduzione del canone di locazione di almeno il 70%. I proprietari degli immobili commerciali dovrebberoessere esentati dal pagamento dell’Imu per l’anno 2020. Al momento l’unica misura del Governo adottata è l’introduzione di un credito d’imposta del 60% da compensare con le tasse future, ma il Governo non considera che il problema oggi è la mancanza di liquidità che le nostre aziende devono affrontare!

Supportare le attività turistiche nella nostra città, in primis quelle alberghiere ed i B&B, omaggiando una notte (pernottamento minimo previsto 2 notti) nella struttura ospitante scelta, a spese del comune. I fondi per tale iniziativa potrebbero essere quelli raccolti con la tassa di soggiorno. Ciò a vantaggio non solo delle strutture ricettive, ma anche in maniera indiretta dei ristoratori e dei pubblici esercizi.
Queste proposte non rappresentano una bacchetta magica capace di risolvere di tutti i problemi che oggi stanno vivendo i titolari di una partita IVA ma possono rappresentare un segnale forte, in contro tendenza rispetto anche agli scarsi provvedimenti adottati dal governo che sta umiliando l’intera categoria“.

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