Riprendono le indagini digitali alla pieve di San Giovanni

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Sono riprese le indagini digitali alla pieve di San Giovanni, nel quadro della campagna di rilievi condotta dall’università La Sapienza di Roma e promossa dalle associazioni culturali ‘Le Macinelle’ e ‘La Torre’, con il patrocinio del Comune. E visita al sito del sindaco Davide Montauti, accompagnato dall’assessora alla Cultura Chiara Paolini, con relativa foto postata sul profilo del primo cittadino. I rilievi elettronici erano stati interrotti quest’inverno, sia nel rispetto delle norme suggerite dal governo per il Covid-19, sia perché un terrapieno ostruiva e impediva i sondaggi del terreno e una fitta vegetazione spontanea rendeva praticamente impossibile effettuare le singole operazioni. Volontari delle Macinelle e della Torre, da sempre sostenitori dell’iniziativa, hanno ripulito, concluso il lockdown, l’ambiente permettendo in questa maniera che si potessero riprendere i test in programma. Stiamo parlando del programma realizzato da Tommaso Empler, docente del DSDRA (Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’Università la Sapienza di Roma) sul versante occidentale dell’Elba. Empler, assieme col suo team di ricerca, sta conducendo una ricerca il cui obiettivo è mappare, rilevare, ricostruire e divulgare le emergenze archeologiche e architettoniche presenti nell’area del granito isolano. Per cui interessati sono i Comuni di Campo nell’Elba e di Marciana. La ricerca che si sta conducendo alla pieve di San Giovanni rientra nel progetto “L’Information and Communication Technology (ICT) per lo studio e la valorizzazione delle preesistenze storico-archeologiche nel versante occidentale dell’Isola d’Elba”. Il gruppo di ricerca guidato da Tommaso Empler è formato da Fabio Quici, Adriana Caldarone, Alexandra Fusinetti e Maria Laura Rossi del DSDR della Sapienza. Sul sito Fb del Laboratorio di Studi Visuali e Digitali è possibile visionare alcune pillole effettuate con il drone dagli studenti della Sapienza relative alla pieve di San Giovanni, a quella di San Lorenzo di Poggio e infine San Niccolò a San Piero. Sono immagini che restituiscono le emergenze architettoniche elbane finora mai viste da questa prospettica. “Il professor Empler – ha detto al giornale Giorgio Giusti, presidente dell’associazione La Torre – è interessato alle chiese cinquecentesche fortificate. Siamo soltanto agli inizi della campagna di studi con tecnologie nuovissime ed elettroniche che non prevedono affatto scavi e dissotterramenti per studiare scientificamente il sito. Ciò che sta conducendo l’equipe di Empler – continua il presidente – è un contributo che diffonde le bellezze artistiche del nostro paese. La ricerca che il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro contribuirà a diffondere la pieve di San Giovanni, Campo nell’Elba e di converso anche l’Isola, facendoli conoscere maggiormente a un pubblico sempre più vasto. E in occasione della prossima festività di San Giovanni – conclude Giorgio Giusti – vogliamo illuminare con faretti la nostra Torre per simboleggiare il fuoco che i nostri avi accendevano in questa ricorrenza religiosa”.

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