Magnum di vino che avranno tutto il sapore della fratellanza tra i popoli e saranno messe in vendita per portare il loro messaggio di solidarietà contro la guerra in Medio Oriente. Sarà questo il frutto della vendemmia che si è tenuta quest’oggi a San Piero in Barca (Castelnuovo Berardenga – SI) grazie alla collaborazione tra Consorzio Agrario di Siena e l’associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. Un vino igt Toscano che, per il secondo anno consecutivo, prende il nome “Vigna della Pace” dal caratteristico aroma frutto della vendemmia realizzata da ventiquattro studenti e studentesse internazionali provenienti da territori e paesi afflitti dalla guerra: Caucaso del sud, Federazione Russa, Balcani, Medio Oriente, Sierra Leone.
«Questa iniziativa – ha affermato Pietro Pagliuca, direttore del Consorzio Agrario di Siena – si pone l’obiettivo di diffondere un nuovo volto ed un nuovo valore dell’agricoltura non solo come semplice attività economica quanto invece come forte impegno sociale di pace e di cooperazione tra i popoli. Un messaggio di pace che speriamo possa essere ascoltato nella stessa maniera in cui viene assaporato il nostro vino in ogni parte del mondo. In tempi di globalizzazione per il mercato vitivinicolo – ha concluso Pagliuca – l’augurio è che lo stesso abbattimento dei confini esista anche per i più profondi valori di pace e cooperazione che abbiamo coltivato e raccolto nella nostra vigna».
«Questa vendemmia è per un noi studenti un simbolo – ha aggiunto Guy, studente israeliano alla Cittadella della Pace – abbiamo vendemmiato tutti insieme per produrre il vino della pace, così come tutti i giorni viviamo assieme a Rondine, pur nelle difficoltà e nel confronto, talvolta acceso, che ci permette di crescere nel dialogo. Vorremmo che questo vino sia messaggero di un messaggio universale di pace».
L’intero ricavato dalla vendita del vino che sarà imbottigliato sarà interamente devoluto alla Cittadella della Pace, dove abitano studenti che provengono da Pesi in conflitto e dove il Medio Oriente, a cui è dedicato Vigna della Pace 2009 è rappresentato da Israeliani, Palestinesi e Libanesi. Come per la vendemmia, la speranza è che anche per questi popoli sia “l’anno buono” per realizzare la pace.
Alla Cittadella della Pace studenti e studentesse di paesi in conflitto convivono e studiano sperimentando una quotidianità fatta di confronti, dibattiti, crescita. Selezionati da una rete di partner internazionali nei paesi con cui collabora l’Associazione Rondine, i giovani seguono il programma di formazione della Cittadella grazie a borse di studio erogate dal Ministero Italiano degli Affari Esteri e da tanti sostenitori pubblici e privati che condividono le finalità del progetto.