È la web tv il nuovo modo di parlare ai propri clienti

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L’immediatezza del mezzo televisivo per parlare al cliente, con in più l’interattività di internet per dialogarci: è la web tv, uno degli strumenti più innovativi nell’epoca del web 2.0.

Siseco, azienda specializzata in soluzioni It, presenta la propria web tv aziendale (http://www.siseco.tv/) oggi, in occasione della settima edizione della Giornata nazionale della relazione con il cliente cittadino organizzata il 7 ottobre da Cmmc (acronimo di Customer management multimedia competence), realtà che dal 1997 aggrega società ed enti che si occupano di relazione con clienti e cittadini attraverso nuovi canali multimediali.

«La nostra web tv vuole essere uno strumento per mettere davvero il cliente al centro: non solo una vetrina autoreferenziale, ma un aiuto concreto ai clienti, grazie ad aggiornamenti, approfondimenti, formazione e una guida in linea» dice Fausto Lazzati, presidente di Siseco. La web tv andrà arricchendosi col tempo: ci saranno demo, video sulla formazione,  aggiornamenti e ai clienti sarà anche fornita una guida in linea. Le potenzialità sono infinite: tra i progetti, quello di realizzare un canale con le novità del Crm, con “pillole” formative sul mondo del web marketing.

«Social network e multimedialità stanno diventando strumenti sempre più importanti per le aziende, che non possono più permettersi di ignorarli – afferma Mario Massone, fondatore di Cmmc -. Nell’era 2.0, la web tv presenta senza dubbio una componente innovativa. Comunicare, tuttavia, prescinde dal mezzo utilizzato: è necessario che ci siano i contenuti, altrimenti ogni medium è inutile per veicolare il messaggio. In questo periodo di cambiamenti e innovazioni, nella comunicazione occorre ritornare ai principi fondamentali, all’ABC, ossia A come ascolto, B come benchmarking e C come collaborazione. Bisogna tenere in conto l’attrattività dello strumento per aumentare l’ascolto in un momento in cui c’è molto fermento. Il benchmarking è un’occasione per creare punti di riferimento diversi: con i nuovi media è necessario definire nuovi indicatori che permettano di monitorare le performance e favorire il cambiamento. Per condividere i contenuti della comunicazione e le esperienze del cliente cittadino è infine necessaria la collaborazione: vivere un’esperienza oggi vuol dire condividerla, nel bene o nel male. Per le aziende e le pubbliche amministrazioni questa è un’opportunità, ma anche un rischio. Come nel caso del progetto “Mettiamoci la faccia” del Ministro Brunetta che valuta  i dipendenti pubblici e che sta cambiando il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione».

Silvia Perfetti

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