Chiusa la campagna elettorale. Tensione a Napoli, Berlusconi: “Qui impossibile votare a sinistra” Bersani: “Vinciamo a Torino e Bologna” Casini: “Pdl forza estremista”

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Roma – Prima dell’arrivo di Berlusconi alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dove il premier ha chiuso la campagna elettorale, un gruppo di circa 150 persone aderenti ai centri sociali ha manifestato con striscioni e fumogeni contro la visita del presidente del Consiglio. Al gruppo di manifestanti si sono uniti anche alcuni operai della Fincantieri di Castellammare di Stabia.

Per consentire ai sostenitori del Pdl l’accesso alla Mostra d’Oltremare, le forze dell’ordine hanno dovuto far arretrare i manifestanti per creare una via di passaggio. Le auto dei dirigenti del Pdl sono state accolte al grido di “Vergogna, vergogna!”.

Attimi di tensione anche all’interno della Mostra, quando una signora ha alzato un cartello con su scritto “Non sono comunista, sono una persona normale, ma non mi rappresenti”. La donna, fischiata dai presenti, è stata presa dalla sicurezza e trascinata fuori con la forza sotto gli obiettivi di cameraman e fotografi.

Durante il suo intervento, Berlusconi ha detto che a Napoli “è impossibile votare per la sinistra. Ci sono persone che si ripresentano, non hanno vergogna. Bisogna cambiare, cambiare, cambiare!”. Nei giorni in cui la spazzatura è tornata ad invadere la città, il premier si è appellato ai suoi elettori in nome del lavoro svolto dal governo. “Non siate irriconoscenti dopo quello che abbiamo fatto per la vostra Napoli riportandola al decoro che le compete come capitale del Mediterraneo”, ha detto Berlusconi invitando a votare per il candidato sindaco Gianni Lettieri.

Per chiudere la campagna elettorale del centrosinistra, Pier Luigi Bersani è andato a Treviso, dove si vota per la provincia. Il segretario del Pd si aspetta “nell’insieme un’inversione di tendenza rispetto all’abbrivio vincente di cui gode il centrodestra, per cominciare una strada nuova”. Secondo il leader democratico, gli elettori chiedono alla politica “sobrietà, onestà, rigore, semplicità” e il centrosinistra “deve corrispondere fino in fondo a queste istanze”.

Il Pd conta di vincere a Torino e Bologna, anche se non è detto che ciò avvenga al primo turno “perché – ha spiegato Bersani – c’è molta frammentazione, tante candidature, tante liste”. Il segretario del Pd è fiducioso anche per l’esito di Milano e Napoli, dove conta di “giocarsela al ballottaggio”. Arrivare al secondo turno con la Moratti sarebbe già un buon risultato per Bersani, visto che “sono 15 anni che il centrosinistra non supera il primo turno”.

Sulle elezioni del capoluogo lombardo è intervenuto anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che a Milano sostiene il candidato del Fli Manfredi Palmeri. “Il Pdl si è trasformato nella vera forza estremista di questa campagna elettorale”, ha detto Casini, riferendosi anche alle accuse che la Moratti ha rivolto al candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia. “Vedere la metamorfosi di una persona che è sempre stata una signora come Letizia Moratti – ha sottolineato Casini – è il segno che oggi nel Pdl la linea la dà veramente la Santanchè, la danno queste forze estreme e i moderati ormai sono all’angolo, al punto che la Lega è riuscita persino a fare la parte della forza moderata della coalizione”.

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