Sviluppo rurale, dalla Provincia di Parma contributi ai giovani agricoltori. Come sono stati utilizzati i soldi pubblici? PARTE SECONDA

0
3399

lazioagricolturaLondra – Ad oggi, nonostante e-mail e telefonate, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalla Provincia di Parma. Molto probabilmente non ri ritengono degni di risposta. Forse se fossimo stati un partito politico o la Magistratura avrebbero risposto celermente.
Noi andiamo avanti.

Nel precedente articolo relativo all’inchiesta abbiamo illustrato i caratteri generali del bando che stiamo esaminando.

In questo articolo approfondiamo il tema a noi caro quello dei: controlli.
Chi doveva controllare, come controllare, quando controllare.

L’articolo 18 cita che “L’Ente competente, al ricevimento delle istanze, effettuerà i controlli di ammissibilità delle domande di aiuto e delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e di atto notorio ad esse
allegate.

L’articolo prosegue: “AGREA effettuerà la verifica della corretta applicazione dei criteri di selezione sulle domande d’aiuto nonché i controlli amministrativi sulle stesse, i controlli in loco sulle
domande di pagamento ed i controlli post-pagamento sugli impegni assunti e i vincoli prescritti dalla Misura, anche mediante delega delle funzioni.
Tutti i controlli sono da eseguire secondo le modalità definite da AGREA
.”

Il successivo articolo 19: “Ai fini della Misura 112, gli adempimenti di cui ai Criteri di Gestione Obbligatori e alle Buone Condizioni Agricole e Ambientali previsti dal Reg. (CE) n. 1782/2003 si intendono non rispettati qualora nell’azienda, nel corso del periodo vincolativo, vengano riscontrate inadempienze tali da comportare, in caso di applicazione del sistema di sanzioni e riduzioni di cui agli artt. 66 e 67 del Reg. (CE) 796/2004, una decurtazione del pagamento unico superiore al 20%. Il mancato rispetto del vincolo così determinato costituirà motivo di
revoca del contributo.

Quindi la misura 112/2009 parla abbastanza chiaro.

Ancor più chiaro l’articolo 20 che spiega che i beni acquistati e le opere realizzate relativamente ai quali sono state sostenute spese considerate ai fini della quantificazione del premio sono soggetti a vincolo di destinazione di durata decennale per i beni immobili e quinquennale per ogni altro bene, così come disposto dall’art. 19 della L.R. n. 15/1997.

Ai fini del contributo, l’iter non termina secondo noi al momento dell’erogazione del contributo, ma prosegue con i controlli per verificare se i soggetti beneficiari hanno rispettato le indicazioni della misura 112/2009.

Agrea ha fatto questo? La Provincia di Parma ha fatto questo?
Se si, lo dicano e ci forniscano i dettagli. Si tratta di essere amministrazione trasparente con i soldi pubblici, niente di nascosto.

Scriveremo ad Agrea per i chiarimenti.
Crediamo che vista la latitanza di questi due enti potrebbero essere i Nac, che hanno proprio la sede a Parma a controllare la destinazione e l’uso del finanziamento pubblico.
I Nac, ovvero il Nucleo Antifrode Carabinieri, posto alle dipendenze funzionali del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per esercitare i poteri ispettivi è il miglior organo che può verificare il tutto.

Noi abbiamo già visto che alcuni beneficiari non sono iscritti alla Camera di Commercio, ma forse abbiamo sbagliato.

Questo è l’elenco dei giovani agricoltori beneficiari del contributo: Thomas Brugnoli, Manuel Busi, Paola Brusi, Viviana Maghei, Filippo Montanari, Andrea Mori, Giacinta Benatti, Maria Chiara Ziliotti, Matteo Cavagni, Francesco Canali, Davide Tosini, Giovanni Piccoli, Lorenzo Petrolini, Matteo Gallinari.

Segue la terza parte

Articolo precedenteClub Alpino Italiano, Parchi e sentieri
Prossimo articoloPd, Bersani riunisce 140 parlamentari

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here