La notte del Maestro – Quando una divinità del calcio decide di realizzare la sua ultima partita, non puoi far altro che trovare una grande risposta da parte di tutti, partendo dai compagni di squadra e arrivando successivamente ai tifosi che hanno avuto la fortuna di assistere alle magie del Maestro nel corso degli anni e in quest’ultima partita, che ha visto un San Siro gremito con circa 79mila spettatori.
Un giocatore che ha vinto tutto, segnando e sopratutto facendo segnare grandi campioni, che non potevano fare altro che leccarsi le labbra davanti ai suoi deliziosi assist. Andrea Pirlo ha fatto parte di un era che l’ha visto essere il migliore del mondo in assoluto nel suo ruolo, vincendo tutto ciò che era possibile a livello nazionale e internazionale.
Gli allenatori non potevano fare a meno di lui, un centrocampista che vedeva l’azione due secondi prima degli altri, grazie ad una visione di gioco fenomenale gli permetteva di trovare sempre il pallone giusto. Milan e Juve sanno benissimo cosa significa avere in squadra un giocatore come Pirlo, lo sanno bene Ancelotti, Lippi, Conte, Allegri e tanti altri tecnici che hanno avuto la fortuna e la bravura di vincere molto, godendo anche delle sue magie.
Era chiaro che la carriera di Pirlo era già stata definita chiusa nel momento in cui il centrocampista ha deciso di lasciare la Juventus per andare a giocare in Mls, magari per altri scettici era già terminata dal passaggio del giocatore dal Milan alla Juventus (il più grande errore dei rossoneri negli ultimi anni), ma la risposta di San Siro nell’ultima notte magica del Maestro ha rispecchiato benissimo quello che questo fenomeno ha rappresentato per gli amanti di questo sport.
Una notte dedicata ai fenomeni e sopratutto a Pirlo si è consumata tra grandi giocate, gioie e commozione per i grandi ricordi, Inzaghi con qualche capello bianco che segna comunque una tripletta, Gattuso sempre grintoso anche se con qualche chilo in più, Shevchenko con le rughe e infine Maldini, Del Piero, Totti, Buffon e tanti altri che non giocano più e che hanno formato una lista a cui purtroppo si è unito anche Andrea Pirlo.
Il calcio giunge ufficialmente ad un cambio generazionale che ha visto l’Italia espulsa subito dal Mondiale, ma con una speranza che qualcuno possa riuscire a riportare il gioco che tutti amano dove merita, prendendo esempio da un grande campione come Pirlo, che con grande umiltà e con un talento unico è stato uno degli esponenti di un calcio italiano e mondiale che con lui ha visto una delle pagine più belle della sua storia. Grazie Maestro.