Venti anni di carcere, con il rito abbreviato, E’ la condanna per il 35enne che ha ucciso il suocero che era accusato di avere abusato della nipotina, figlia dell’uomo, a febbraio a Rozzano, nel Milanese. Il suo complice, accusato di averlo accompagnato in motorino sul luogo del delitto, è stato condannato a 18 anni di carcere. Il gup ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.
L’omicidio è avvenuto il 25 febbraio in un parco giochi. Quel giorno, al Palazzo di Giustizia di Milano, si era da poco concluso un incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno. E in quell’occasione, davanti al giudice e alla madre della piccola, ossia la figlia del 63enne ucciso, era arrivata, in sostanza, la conferma dei racconti già resi dalla bambina alla polizia.
Poco prima della fine dell’audizione protetta, la madre aveva ricevuto un messaggio dall’ex compagno: “Dov’è la bambina?”. Secondo l’accusa, l’uomo voleva in questo modo assicurarsi che la piccola non si trovasse nei dintorni del luogo dell’omicidio che sarebbe avvenuto a breve. Il pm aveva chiesto la condanna all’ergastolo sia per il killer che sparò 4 colpi contro l’anziano, uccidendolo, sia per l’amico che lo accompagnò in motorino, considerato suo complice.