Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma del cuneo fiscale. Una misura finanziata con tre miliardi di euro dall’ultima legge di Bilancio e che viene introdotta da luglio, per sei mesi, in via sperimentale. Il taglio del cuneo fiscale porterà più soldi in busta paga per i lavoratori che rientrano nella fascia di reddito che va dagli 8mila ai 40mila euro. A essere interessati sono, in totale, 16 milioni di lavoratori dipendenti: i nuovi percettori, rispetto al bonus degli 80 euro, sono 4,3 milioni. Il testo approvato in Consiglio dei ministri prevede l’utilizzo di poco più di 2,9 miliardi di euro. Esulta su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Abbiamo appena approvato il decreto che stanzia tre miliardi per la riduzione del cuneo fiscale, mettendo più soldi nelle buste paga di 16 milioni di lavoratrici e lavoratori. Andiamo avanti rispondendo ai bisogni dei cittadini con serietà e fatti concreti”.
Il taglio del cuneo fiscale in via sperimentale
Come riportato nella relazione tecnica il taglio del cuneo fiscale varrà nel 2020 per sei mesi: partirà il primo luglio e si arriverà così fino al 31 dicembre. Tutto questo, però, “in attesa di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito”. Comunque la riforma, per quanto potrebbe cambiare in qualche modo forma, è già finanziata per il 2021 con 5 miliardi di euro, a cui la prossima manovra dovrebbe aggiungerne un altro. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parla dell’approvazione del decreto come di “una grande soddisfazione anche per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali. È un primo intervento concreto nel segno della crescita e dell’equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale”.
Quanto vale il taglio del cuneo in base al reddito
La riforma prevede le fasce di reddito e i rispettivi importi per i sei mesi del 2020. Quest’anno, quindi, per alcuni lavoratori entreranno 600 euro in più in busta paga: questa cifra vale per coloro i quali guadagnano fino a 28mila euro. I 600 euro, però, non sono aggiuntivi rispetto al bonus Renzi, ma si vanno a sommare agli 80 euro per arrivare a un totale di 100 al mese. In sostanza, un aumento di 20 euro a lavoratore.
L’importo scende fino a 480 euro per chi ha un reddito tra i 28mila e i 35mila euro. Si va incontro poi a un ulteriore calo tra i 35mila e i 40mila, partendo da 400 euro per il 2020 e arrivando fino all’azzeramento graduale dell’importo. Come detto, per chi guadagna tra gli 8mila e i 26.600 euro, e quindi riceve già il bonus Renzi, l’importo crescerà di circa 20 euro mensili, attestandosi a 100 euro in più in busta paga per ogni mensilità.