Arezzo, Provincia: “insieme contro la crisi”

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Dal microcredito può venire un supporto importante per combattere gli effetti della crisi economica sulle famiglie. E’ questo quanto emerso dall’incontro dal significativo titolo “Insieme contro la crisi” che si è svolto nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia, al quale hanno partecipato enti locali, categorie economiche, associazioni, istituti bancari ed esperti per esaminare insieme le strategie e gli strumenti a disposizione del territorio. L’incontro si è aperto con i saluti della Vicepresidente della Provincia Mirella Ricci e del Presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca ed ha visto poi l’intervento l’intervento del professor Lucio Poma, docente di economia dell’Università di Ferrara, il quale ha disegnato gli scenari internazionali della crisi nei suoi due aspetti fondamentali, il primo diretto a capirne le ragioni ed il secondo ad esaminare le possibili soluzioni. “Ciò che è cambiato – ha spiegato il professor Poma – è l’economia del mondo: l’America, l’Europa e il Giappone hanno ceduto il passo ed assistiamo all’emergere di un paese come la Cina, con un numero sempre maggiore di persone in grado di generare un reddito e la conseguente diminuzione delle materie prime. In questo scenario mondiale l’Italia si pone come settima potenza secondo il dato del PIL ed è un paese con un alto potenziale che andrebbe utilizzato sia a livello imprenditoriale che sociale. A mio avviso le istituzioni, le Università, che sono le più antiche al mondo, le banche e le fondazioni italiane dovrebbero trasformarsi, e lo dovrebbero fare in maniera sincrona puntando sulla produzione di conoscenza, quindi formazione e innovazione, adottando un unico obiettivo che ci permetta di riprendere il treno quando questo, superata la crisi, sarà pronto per ripartire”. Illustrate poi, dal Direttore Generale dell’ente Massimo Nibi le iniziative già attivate dalla Provincia, a partire dalla costituzione di una task force e dall’istituzione di uno sportello anticrisi presso il Centro per l’Impiego di Arezzo al quale sia i lavoratori che le aziende possono rivolgersi per conoscere tutti i possibili interventi. Focalizzato invece sulle imprese l’intervento di Giuseppe Salvini, segretario della Camera di Commercio, che ha illustrato dati che quest’anno per la prima volta registrano un calo del numero di aziende. Secondo questi dati l’export è uno dei settori che preoccupa di più insieme all’arretramento fortissimo dei piccoli esercizi di vicinato, mentre in forte difficoltà si trova anche il settore dell’edilizia. Si è poi passati ad analizzare, più in specifico, il progetto di microcredito al quale la Provincia ha dato forte impulso implementandone il fondo di garanzia. Il microcredito si rivolge a persone non bancabili ed è uno strumento flessibile per aiutare le famiglie a superare momenti di difficoltà economica. Il Microcredito della Provincia è attuato in convenzione con la “Microcredito di Solidarietà” di Siena, ma la Provincia si fa promotrice della rete tra altre forme di sostegno come il microcredito del Comitato di Solidarietà presentato dall’Assessore Lucia De Robertis e il microcredito della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura sostenuto da Banca Etruria ed erogato dalle Misericordie della Provincia, presentato dal dottor Federico Silvestri Baiocchi di Banca Etruria e dal dottor Lelio Grossi, presidente della Fondazione Toscana Prevenzione Usura. Banca Etruria ha infatti attivato finanziamenti specifici di ristrutturazione dei debiti ed erogato una prima tranche di beneficenza da 25.000 euro per garantire l’operatività di Microcredito a soggetti altrimenti esclusi. “E’ interessante – commenta Mirella Ricci – la rete che si è venuta a creare, e a breve saranno attivati dei centri di ascolto in tutta la provincia. Meritevole in questo è il ruolo degli operatori del microcredito, tutti volontari per lo più ex-bancari che alla competenza associano lo spirito di solidarietà”. Le conclusioni dell’incontro sono state del Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, che ha sottolineato l’importanza del fatto che il sistema Arezzo sia stato capace di mobilitarsi e mettersi in rete, evidenziando la necessità di attuare sia politiche passive di sostegno che politiche attive. “Dobbiamo stare al passo con il cambiamento, per essere pronti a cogliere quelle istanze che ci permetteranno di ripartire quando questa crisi sarà finita ed il nuovo scenario di sviluppo sarà delineato. Per far questo dobbiamo veramente investire nella formazione, nell’innovazione e nella ricerca”, ha concluso il Presidente della Provincia.

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