Italicum: dopo la Consulta, nuovo rebus elettorale

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Martedì 24 gennaio la Corte costituzionale si pronuncia sulla costituzionalità o meno di alcune parti dell’Italicum, la legge vigente per l’elezione alla Camera dei deputati.
Sul sistema elettorale che il parlamento dovrà discutere e approvare dopo la decisione della Consulta, molti sono gli scenari possibili: dalla riproposizione del Mattarellum, una legge d’ispirazione maggioritaria, all’estensione al Senato dell’Italicum, passando per il cosiddetto Consultellum, di stampo proporzionale e oggi in vigore al Senato, dopo che la Corte costituzionale nel 2014 ha dichiarato incostituzionale il premio di maggioranza su base regionale e la presenza di liste bloccate, previste dal Porcellum.
L’attuale assetto tri-quadripolare del sistema politico italiano complica la ricerca di un accordo tra i principali partiti. Uno scenario ulteriormente complicato dalla presenza in parlamento di piccole formazioni politiche con una preferenza per leggi elettorali con basse soglie di sbarramento.
Per questo motivo, l’udienza della Corte costituzionale in relazione all’Italicum viene considerata da alcuni esponenti politici lo spartiacque per l’omogeneizzazione delle due leggi elettorali. Tuttavia, queste sentenze portano con sé due ordini di problemi, che non dovrebbero essere ignorati. (Davide Vittori,lavoce.info)

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