Cannabis per curare i dolori mestruali: i nuovi usi di un rimedio dalle origini antiche

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Appuntamento fisso per tutte le donne in età fertile, le mestruazioni sono un fenomeno naturale che tuttavia può portare con sé non pochi disturbi, la maggior parte dei quali dolorosi. Per molte donne il dolore è a volte così forte e intenso che lo svolgimento delle normali attività quotidiane risulta essere sensibilmente compromesso.

E se i classici antidolorifici, in realtà, non fossero l’unica opzione per vivere più serenamente (e meno dolorosamente) il periodo delle mestruazioni?

Ultimamente, infatti, la ricerca scientifica sta puntando l’attenzione su una pianta attualmente molto demonizzata: la cannabis. Sembrerebbe infatti, che alcuni dei principi attivi della marijuana possano attenuare (nonché far scomparire completamente) il dolore legato alle mestruazioni.

La scoperta, tuttavia, non è certamente recente. Le virtù terapeutiche della Cannabis sono note fin dall’antichità, tanto che, oltre 2000 anni fa, nell’antico Egitto, in India e in Persia questa pianta veniva utilizzata a scopo medico per curare i disturbi più diversi. A occuparsi degli usi terapeutici della cannabis in ambito prettamente femminile è stata la rivista scientifica Journal of Cannabis Therapeutics che, nel 2002, ha pubblicato un vastissimo studio storico scientifico incentrato proprio sull’impiego della cannabis in campo ostetrico e ginecologico.

Qualche esempio? Un antico testo arabo rivela che le donne erano solite utilizzare succo estratto dai semi di cannabis per combattere emicrania e dolori uterini; un testo medico cinese del 1596 riporta l’uso dei fiori di cannabis per il trattamento dei disordini mestruali. Un precedente celebre lo si ritrova anche nell’operato del medico personale della regina Vittoria che, nella seconda metà dell”800, affermò che avrebbe prescritto cannabis alla sovrana inglese, indicando nella marijuana una delle più preziose medicine a disposizione dell’uomo.

E se in passato gli usi medici della cannabis erano ben noti, ultimamente le virtù terapeutiche della cannabis sono tornate agli onori della cronaca, soprattutto in seguito alla legalizzazione della pianta in diverse parti del mondo (basti citare California e Colorado). E dalla liberalizzazione alla creazione di prodotti a base di marijuana il passo è breve.

Ecco un esempio legato alle sopracitate problematiche femminili: l’ultimo anno ha visto nascere “Foria Relief“, una capsula vaginale a base di cannabis, studiata e creata proprio per dare sollievo durante il periodo delle mestruazioni.

Senza alcun tipo di effetto psicotropo, Foria Relief agisce sulla muscolatura uterina facendo attenuare o addirittura sparire i sintomi dolorosi legati al ciclo mestruale.
In particolare, ogni capsula contiene 60mg di THC e 10mg di CBD. Il THC, generalmente noto come principio attivo psicoattivo, in questo caso non causa alcuno stato di alterazione mentale, anzi funziona come vero e proprio antidolorifico; il CBD, al contrario, mira a combattere l’infiammazione e a rilassare, allo stesso tempo, gli spasmi muscolari tipici del periodo delle mestruazioni.

Attualmente, essendo la Cannabis una sostanza illegale in gran parte del mondo, Foria Relief è venduta solo in California e Colorado.

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