“La Presidenza del Consiglio smentisce tutte le ricostruzioni, apparse questa mattina sui giornali, relative alle presunte intenzioni del Presidente Giuseppe Conte. Si chiarisce che il Presidente non è alla ricerca di altre maggioranze diverse da quella che attualmente sostengono il governo. Conte è impegnato con i tavoli di lavoro per l’agenda di governo 2023, tavoli a cui partecipano tutte le forze di maggioranza, IV inclusa. L’unico pensiero del Presidente è rilanciare l’azione di governo per far partire le tante riforme che il Paese aspetta”. Lo si legge in una nota
“In particolare alcuni virgoletti, affermazioni e frasi che ieri sarebbero state scambiate, al Quirinale, nel corso del colloquio avvenuto tra il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente del Consiglio Conte sono esercizio di fantasia e le connesse ricostruzioni risultano arbitrarie”, si legge ancora nella nota della Presidenza del Consiglio.
Il Quirinale esprime “stupore per le ricostruzioni apparse in qualche quotidiano, in cui, anche con virgolettati, si attribuiscono abusivamente intenzioni al Capo dello Stato riguardo alla situazione politica”.
Prossimi giorni ad alta tensione, le ‘prove’ in vista
Torna a parlare il leader dell’Iv, Matteo Renzi, protagonista della battaglia che lo vede contrapposto al Guardasigilli sulla prescrizione: ‘Sono giorni pieni di inutili polemiche’ e cita Confucio: ‘la pazienza e’ potenza. Ci vuole pazienza per sopportare le fake news di questi giorni’. Di Maio conferma la ‘massima fiducia a Conte’.
“Oggi è chiaro a tutti, tranne ai fanatici, che la condotta di Renzi pone problemi acutissimi al campo democratico e al governo Conte”. Così su Fb Goffredo Bettini, ex eurodeputato Pd, molto vicino a Nicola Zingaretti. “Quanta pazienza si può avere ancora con il fiorentino? Difficile dirlo. I margini, comunque, sono molto risicati. Ecco perché consiglio, in attesa di scelte più sagge di Italia Viva, di preparare al più presto scenari alternativi. Dopo Conte non c’è per il Pd un altro governo. Se Renzi vuole farlo, lo deve fare con Salvini e la Meloni”. “C’è invece la possibilità, certamente allo stato attuale tutta da costruire, di sostituire Italia Viva con parlamentari democratici (in quanto non sovranisti, illiberali e autoritari) pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura. Penso anche che, in questo scenario, nel Parlamento si aprirebbe una riflessione perfino nel gruppo renziano – conclude Bettini -. Si deve lavorare subito, dunque, per allargare la maggioranza che sostiene il premier rendendo scarica la minaccia della crisi”.