Coronavirus, la giovane Ziyi Li: “Vi racconto come la Cina sta ripartendo. Ero a Roma quando si è diffusa l’epidemia”

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In una Cina che in questo momento si trova in una fase di ripresa e combatte contro i contagi di ritorno, sono risultate molto interessanti le dichiarazioni di Ziyi Li, giovane cinese di Chengdun, che al momento della diffusione del coronavirus si trovava a Roma, con il ritorno in patria che non è stato affatto semplice:“negli ultimi due mesi, nella maggior parte delle zone della Cina, per arginare il modo in cui il virus si diffonde sono state implementate regole molto restrittive e rigide. Le persone che viaggiano su lunga distanza al ritorno devono rimanere a casa isolate per almeno 14 giorni in una quarantena preventiva e, ogni due giorni, solo un membro della famiglia può uscire per acquistare alcuni beni e alimenti necessari o qualcosa del genere, mentre tutti gli altri sono tenuti a rimanere a casa”.

Come sappiamo Wuhan è stata la città più colpita della Cina, oltre ad essere anche l’epicentro mondiale di una pandemia che adesso spaventa ormai tutto il mondo. A questo proposito Ziyi Li ha descritto nel dettaglio le misure del governo cinese nei confronti del covid-19:“I cinema e i ristoranti non sono autorizzati ad aprire. Tutte le scuole, dalle scuole materne alle università sono chiuse e fino ad ora non sappiamo ancora il giorno che verranno riaperte. Per fortuna, negli ultimi giorni le cose stanno migliorando e, secondo i media, ora non ci sono nuovi casi nemmeno nelle aree più gravi come Wuhan. Adesso, anche se non ci è ancora permesso di andare in luoghi pubblici senza indossare le mascherine, almeno possiamo uscire un po’ più liberamente. Mi dispiace così tanto per tutto quello che stiamo attraversando ora ma dopo questo periodo brutto che abbiamo attraversato, questi primi dati positivi vengono accolti come l’arrivo della primavera. Qui, rispettando le regole, abbiamo fatto un ottimo lavoro e i media dicono che a Wuhan non ci sono nuovi casi negli ultimi 7 giorni difila. Mi dispiace molto e credo che, con il nostro sforzo comune per combattere con il virus, tutto andrà bene nel prossimo futuro”.

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