“Nel 1994, l’ingegner Lo Verde, alias Bernardo Provenzano, mi fece avere tramite il suo entourage una lettera destinata a Dell’Utri e Berlusconi. Io la portai subito a mio padre, che all’epoca era in carcere. Mi disse che con quella lettera si voleva richiamare Berlusconi e Dell’Utri, perché ritornassero nei ranghi. Mio padre mi diceva che il partito di Forza Italia era nato grazie alla trattativa e che Berlusconi era il frutto di tutti questi accordi”.
Con queste parole Massimo Ciancimino pronunciate nell’aula bunker di Palermo, al processo che vede imputato l’ex generale del Ros ed ex capo dei servizi segreti Mario Mori di aver protetto la latitanza del capomafia Bernardo Provenzano ha sollevato un polverone.
Lo ha fatto rispondendo alle domande del pubblico ministero Antonio Ingroia, il figlio dell’ex sindaco, ha ripercorso il contenuto di un pizzino che ha consegnato nei mesi scorsi ai magistrati di Palermo.