La politica deve riprendersi il proprio ruolo, liberandosi da altri orpelli

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Fermiamoci un momentino e cerchiamo di ragionare un attimo. Chi aveva detto o chi era stato il profeta del pubblico delle maggiori imprese, delle aziende di stato (leggi Enel, Eni, trasporti e così via); chi aveva proclamato che i partiti dovevano mantenersi liberi, scevri da qualsiasi contaminazione private e che doveva essere foraggiati dallo Stato? Dove sono finiti i soloni di questa politica? Perché non si grida nelle piazze che questo è stato un disastro? Il fallimento dell’operazione. Adesso, con quello che sta accadendo al Mps di Siena è davvero emblematico. Quello che mi fa maggiormente pensare è che tutto questo marcio salta fuori adesso, in piena campagna elettorale. E’ per questo che mi vengono sacrosanti sospetti.

Tutto si ricostituisce e si forma sotto un unico disegno. La politica è ancora ancella e schiava al potere economico. Ma non lo dico da ieri; sono anni che marciamo su questa linea e tutto lascia presupporre che ci disporremo ad assistere a una campagna elettorale contraddistinta da veleni e colpi bassi come prima non avevamo visto. Chi scegliere in questo marasma? Chi ti dà maggiore garanzie e fiducia.

Rivolgo la stessa domanda che questa mattina mi ha indirizzato una mia anziana vicina che si riteneva assai preoccupata su come esprimere il proprio voto. Non me la sono sentita di darle alcun suggerimento perché in questo momento non  scorgo alcun profeta che abbia le mani pulite da finire con l’essere mia rappresentante in Parlamento della Repubblica. E forse è questo che viene perseguito per la gente comune…

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