Daphne Caruana Galizia, svolta nelle indagini: arrestato presunto tramite tra mandanti e killer

Svolta nell’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, uccisa da una autobomba nei pressi de La Valletta nel 2017: giovedì scorso è stato arrestato un uomo considerato intermediario tra il mandante e i killer. Il premier Joseph Muscat ha confermato che alla persona arrestata è stata offerta la possibilità di essere graziato di tutti i suoi reati se fornirà le prove necessarie a incriminare il mandante del delitto.

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Colpo di scena a Malta nelle indagini sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Secondo fonti vicine alla polizia locale è stato arrestato un uomo possibile intermediario tra mandanti e killer della donna, uccisa nel 2017 da una autobomba vicino alla capitale La Valletta. Il quotidiano Times of Malta ha aggiunto che il governo sta valutando l’ipotesi di concedere un condono o una protezione in cambio della piena collaborazione del sospetto che possa aiutare gli inquirenti ad arrivare finalmente al mandante del delitto.

Secondo indiscrezioni trapelate sulla stampa locale, il fermo dell’uomo – di cui sono segrete identità e nazionalità – sarebbe stato effettuato giovedì scorso nell’ambito di un’indagine separata. Quest’ultimo, che avrebbe accettato quindi di diventare collaboratore di giustizia, sarebbe legato a un’associazione a delinquere dedita al riciclaggio di denaro sporco. Le condizioni per la sua grazia, ufficialmente richiesta, sono state oggetto di intense discussioni fra il ministro della giustizia e il premier, Joseph Muscat.

Il primo ministro, parlando domenica, ha detto di voler arrivare alla verità anche se ciò dovesse comportare per il governo “prendere decisioni difficili”. L’arrestato, dunque, in cambio della grazia potrebbe svelare chi è la mente dietro l’omicidio della giornalista maltese, famosa soprattutto per le sue indagini sulla corruzione nel governo locale e membro del pool internazionale di giornalisti investigativi che ha indagato sui Panama Papers. Al momento, per la sua morte sono state incriminate tre persone come esecutori dell’omicidio dietro a cui, si è sempre ipotizzato, ci fosse un altro mandante, che tuttavia è sempre rimasto avvolto nel mistero. A Fanpage.it, in occasione del terzo anniversario dell’omicidio, il figlio di Daphne Caruana Galizia aveva chiesto che venisse fatta chiarezza su quanto successo alla madre, “fatta saltare in aria per le sue inchieste”.

Premier Malta conferma: grazia a mediatore omicidio Caruana
Il premier maltese ha pubblicamente confermato che alla persona arrestata giovedì scorso e appunto considerata il mediatore tra mandante e autori materiali dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia è stata offerta la possibilità di essere graziato di tutti i suoi reati se fornirà le prove necessarie a incriminare e processare il mandante del delitto. Muscat ha parlato con i giornalisti che lo attendevano all’uscita dell’Auberge de Castille, sede del governo maltese. “Ho dato al Procuratore generale un mandato per negoziare passi senza precedenti con l’avvocato della persona arrestata” ha detto Muscat, specificando che il perdono sarà garantito solo se l’uomo darà “prove certe” contro chi ha voluto la morte della giornalista. Per la legge maltese, la grazia può essere proposta solo dal premier e deve essere firmata dal presidente della Repubblica.

 

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