Qualcosa si muove fra USA e Iran: scambio di ostaggi in Svizzera

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A Zurigo (e con la mediazione della Svizzera) il ricercatore sino-americano Xiyue Wang, della Princetown University, è stato liberato dalle autorità iraniane in cambio della scarcerazione dello scienziato detenuto negli USA, Massoud Soleimani. Nel pieno di uno scontro diplomatico molto aspro Teheran e Washington hanno portato a termine uno scambio di prigionieri che segna una rara svolta di collaborazione fra i due paesi tanto che lo stesso presidente statunitense Donald Trump ha dato con soddisfazione la notizia dell’esito positivo della vicenda.

Una insidiosa guerra diplomatica a tutto campo

Soleimani, studioso di cellule staminali, era stato arrestato dalle autorità statunitensi con l’accusa di aver violato le sanzioni commerciali cercando di portare materiale biologico in Iran. Le tensioni fra Iran e Stati Uniti sono alle stelle da quando il presidente Trump ha ritirato unilateralmente l’America dall’accordo nucleare firmato con Teheran e le potenze mondiali nel maggio del 2018 ed ha poi imposto pensanti sanzioni commerciali contro l’Iran che hanno compromesso anche i rapporti fra i paesi europei e Teheran.

La crisi iraniana

Mentre lo scambio rappresenta un relativo punto di allentamento della tensione per entrambi i paesi dal canto suo l’Iran deve affrontare le schiaccianti sanzioni americane e le conseguenze delle proteste a livello nazionale che hanno provocato centinaia di morti e feriti fra la popolazione.

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