Cina, sale ulteriormente il bilancio per il Coronavirus: quota 56 morti

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La Cina aggiorna il bilancio delle vittime per il coronavirus, che sale a 56 morti. Sono 1.975 le persone finora contagiate. Ci sarebbero 324 persone in condizioni critiche, rileva l’agenzia Xinhua.

Ieri il presidente Xi Jinping ha parlato di “situazione grave” perché si registra un allargamento dell’epidemia. Oggi è il ministro della Commissione Nazionale della Sanità cinese, Ma Xiaowei, a dire che la capacità di trasmissione del
coronavirus alla base dell’epidemia di polmonite diffusasi dalla città cinese di Wuhan si sta rafforzando ed è possibile che il numero di persone infettate continui a crescere. La conoscenza del virus, ammette è ancora limitata: “In termini di sequenza del genoma, si tratta di un coronavirus di nuovo tipo”, ha dichiarato Ma, ribadendo che è possibile che il passaggio all’uomo sia arrivato dagli animali selvatici, e che non sono chiari i rischi posti dalla mutazione del virus. L’incubazione, ha detto, può verificarsi in un periodo compreso tra uno e 14 giorni e l’infezione è diversa da quella della Sars. “Nei prossimi giorni”, ha concluso, ”è possibile che l’infezione possa continuare” e che le misure di contenimento, come le restrizioni ai trasporti, la cancellazione di eventi e la chiusura di luoghi pubblici, siano intensificate.

Da domani le agenzie di viaggio cinesi non potranno più vendere prenotazioni di hotel o soggiorni di gruppo, un’altra delle misure adottate per cercare di limitare il contagio. Medici militari sono stati spediti a Wuhan, la città della Cina centrale dove è comparso il virus per la prima volta, in quarantena come altre 17 città della provincia di Hubei, dove sono isolate quasi 60 milioni di persone.

La Cina ha imposto a partire da oggi un divieto temporaneo al commercio di animali selvatici per contenere la diffusione del coronavirus, partito dal mercato del pesce di Wuhan. È vietato allevare, trasportare o vendere tutte le specie di animali selvatici “dalla data dell’annuncio fino alla fine della situazione epidemica nazionale”, si legge in una direttiva emanata dal ministero dell’Agricoltura di Pechino congiuntamente con due agenzie governative.

Nel frattempo l’Oms registra in Vietnam il primo caso di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di fuori della Cina. “Si tratta di un caso confermato in Vietnam, che non aveva precedenti di viaggio in nessuna parte della Cina, ma – si legge nella nota dell’Oms – era un familiare di una persona che aveva visitato Wuhan”.

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