Coronavirus, il Governo studia le nuove misure da applicare alle scuole

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Governo al lavoro su un Dpcm che andrà a ridisegnare le misure nei territori, in vista della scadenza delle ordinanze firmate dal ministro della Sanità e dai presidenti delle Regioni per l’emergenza Coronavirus, comprese quelle riguardanti le scuole.

“Ci sarà un aggiornamento fino a domani (sabato), il comitato tecnico lavora fino all’ultimo. Per quanto riguarda il dpcm sarà emesso domani”, spiega il premier Conte alla domanda se le scuole riapriranno nelle zone colpite dal coronavirus.

Intanto, in alcune regioni si attende mentre in altre meno toccate dall’emergenza si riparte.

IN TRENTINO RIAPRONO SCUOLE E UNIVERSITA’ –  In Trentino le scuole riaprono il 2 marzo come previsto, salvo sorprese delle prossime ore. Riaprono anche Università, Centri di ricerca, asili e istituti di ogni ordine e grado. È confermata la sospensione delle gite fino al 15 marzo, sia dentro che fuori il territorio provinciale. Nei prossimi giorni saranno inoltre distribuiti dei kit di sanificazione che “bambini e ragazzi troveranno utili in questa fase ma anche come messaggio più generale di educazione civica e igienica”, ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. “Ad oggi alle 15.45 confermiamo che non ci sono casi di Coronavirus in Trentino. Nelle prossime ore firmerò un’altra ordinanza che modifica le disposizioni precedenti alla luce di una situazione che risulta essere sotto controllo e stabile da diversi giorni. Non nascondiamo che le notizie che arrivano dalla Lombardia ci preoccupano, a seguito del ricovero di 51 persone, 17 delle quali in terapia intensiva, in provincia di Lodi. La situazione negli ospedali di Lodi e Cremona e Bergamo è sotto pressione e questo non è un segnale del tutto rassicurante”, ha detto il presidente.

LOMBARDIA, VOGLIAMO PROLUNGARE LE MISURE –“Intendiamo mantenere per un’altra settimana sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla le misure previste dall’ordinanza di domenica scorsa. Questa è la nostra proposta”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. “Le misure adottate domenica scorsa alla luce dei dati – ha aggiunto Gallera – sono assolutamente valide e permettono di controllare la diffusione del virus ed evitare che il virus colpisca tutta la regione. Solo con 14 giorni possiamo capire se la diffusione passerà da 1 a 2 a 1 a 1”.

ZAIA, RIPARTIRE E’ IL SOGNO – Sulla riapertura della scuole “entro oggi arriverà la decisione dell’Istituto superiore di Sanità“. Lo ha reso noto il governatore del Veneto, Luca Zaia. L’auspicio è che “lunedì possano riaprire le scuole del Veneto – ha precisato – perché io posso parlare solo della mia Regione. Non mi permetto di dare indicazioni sulle situazioni. Ma penso sia ragionevole che tra oggi, massimo domani, si dica cosa vogliamo fare. Bisogna dare indicazioni chiare” a famiglie e cittadini “ma nel rispetto delle valutazioni scientifiche”. “Ripartire è il sogno”, conclude.

PALERMO, IL 3 MARZO RIPRENDONO LE LEZIONI –Riprenderanno martedì prossimo le lezioni nelle scuole palermitane, dopo il piano straordinario di pulizie di questi giorni per fronteggiare l’emergenza dovuta al coronavirus. L’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci raccomanda anche di provvedere a un’accurata pulizia straordinaria “con acqua e detergenti seguita dall’applicazione di disinfettanti quali ipoclorito di sodio”. Per le scuole dell’infanzia e fino alla secondaria di primo grado, ovvero quelle di competenza comunale, è stato impiegato il personale interno.

AZZOLINA, SPERO DAL 16 MARZO RIPRESA GITE – Mi dispiace moltissimo aver dovuto sospendere i viaggi di istruzione, so quanto i ragazzi ci tenessero a partire ma da ministro, nel momento in cui la notte del sabato abbiamo visto cambiare lo scenario epidemiologico, dovevamo prendere quelle misure. Spero che dal 16 marzo possano ricominciare le gite”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a La7. “Oggi ho letto la email di una studentessa, Carola, mi ha chiesto se si faranno gli esami di stato: gli esami di Stato sono certamente garantiti, sull’apertura delle scuole vediamo cosa ci diranno i medici. Laddove le scuole sono chiuse e non si hanno gli hardware, speriamo di arrivare a breve anche a loro”.

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