La UIL lancia un accorato appello finalizzato a tutelare i lavoratori e a salvaguardare tutti i posti di lavoro. “In questo momento è fondamentale fornire ai lavoratori delle aziende interessate dalla sospensione dell’attività le giuste indicazioni, ma è altrettanto necessario garantire le giuste tutele a tutti i lavoratori, anche del comparto edile, che ancora oggi sono impegnati a svolgere diligentemente la propria attività” – dichiarano in una nota Ivan Tripodi, Segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, Segretario generale della Feneal Uil Tirrenica Messina-Palermo, a seguito dei provvedimenti e delle misure adottate dal Governo con il DPCM dell’11 marzo e con il DL n.18 del 17 marzo in merito alla drammatica emergenza sanitaria che stiamo affrontando.
La Uil, pur in un clima di grande preoccupazione è in prima linea per garantire tutti i servizi e la necessaria assistenza a tutti i lavoratori: si tratta di servizi che in base al DL n.18 del 17 marzo 2020 sono considerati essenziali. “Infatti, i nostri sportelli di Patronato e Caf, unitamente ai nostri dirigenti sindacali presenti su tutto il territorio provinciale, lavorano senza sosta per fornire le opportune indicazioni ai tanti lavoratori incerti su come comportarsi in ambito lavorativo, poiché le incertezze, nonostante il DPCM, sono ancora oggi molteplici” hanno proseguito i due sindacalisti. La paura del contagio è una drammatica realtà e i drastici provvedimenti adottati per contenere la diffusione del covid-19 si stanno riverberando in tutti i settori della già fragile economia messinese. Il comparto delle costruzioni, già paurosamente falcidiato da una crisi senza eguali, è stato esentato dalla sospensione delle attività lavorative, ma, attraverso la firma di due importanti protocolli, – quello del 14 marzo siglato dai Sindacati confederali e quello del 19 marzo siglato fra le Oo.Ss., Ance, Rfi, Anas, Confindustria e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti denominato ”Sicurezza nei cantieri precondizione per andare avanti” – sono state sancite ferree linee guida a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”, spiegano Tripodi e De Vardo.
“Nei cantieri attualmente operativi nel nostro territorio vi è grande preoccupazione poiché negli stessi vi è la presenza di un gran numero di lavoratori provenienti da altre province italiane e questa specificità sta generando un oggettivo sentimento di paura tra tutti gli addetti ai lavori. Una paura giustificata, inoltre, dalla difficoltà di riuscire a garantire quanto previsto, vale a dire la doverosa distanza di sicurezza tra i lavoratori e la mancanza, in alcuni cantieri, degli indispensabili dispositivi di protezione individuale. Si tratta di una problematica serissima che non può essere sottovalutata e che impone la piena e diretta responsabilità di tutte le imprese che non possono lavarsi le mani. In tal senso, avevamo evidenziato la necessità, oggi accolta, di chiudere le lavorazioni nei cantieri edili alle ore 14.00 in maniera tale da evitare gli assembramenti in pausa pranzo nelle mense o negli appositi container di cantiere. Specie in questa fase complicatissima è indispensabile mantenere accesi i riflettori sul settore dell’edilizia e riteniamo indispensabile istituire una cabina di regia presso la Prefettura che accanto alle autorità istituzionali veda la presenza di tutte le parti sociali. Si tratta di un’opzione finalizzata ad assicurare un’omogeneità di azione negli interventi da mettere in campo a tutela di tutti i lavoratori coinvolti e a salvaguardia dell’occupazione. Il mondo del lavoro e i lavoratori non possono rimanere da soli. Pertanto, con altissimo senso di responsabilità e altrettanto buon senso affermiamo: SI al rigoroso rispetto delle regole per evitare il contagio del covid-19; NO a mettere regole e diritti in quarantena e NO a un black out produttivo senza futuro e privo di prospettive”- concludono Tripodi e De Vardo.