Coronavirus, i monaci buddisti producono mascherine con una preghiera per la “fine della sofferenza”

0
1027

Alcuni monaci buddisti in Thailandia hanno dato il loro contributo, con un contenuto spirituale, alla lotta contro il coronavirus, producendo mascherine protettive da plastica riciclata mista a fibre naturali, rigorosamente di colore arancione, con una preghiera per la “fine della sofferenza”.
L’iniziativa è dei monaci del tempio di Chak Daeng, non lontano da Bangkok, scrivono i media locali, già famoso localmente per l’iniziativa del suo abate che, per combattere l’inquinamento da microplastiche, ha iniziato a dare il buon esempio, facendo filare le tonache arancioni con fibre ricavate dalle 15 tonnellate di bottiglie di plastica che il monastero raccoglie dalla popolazione ogni mese

Articolo precedenteCoronavirus, l’appello del Papa all’Onu:”cessate il fuoco globale”
Prossimo articoloGermania, Angela Merkel risale nei sondaggi elettorali

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here