Dopo oltre due mesi di lockdown i milanesi riscoprono il piacere di un espresso al bar, al banco prima di andare al lavoro o seduti al tavolino con le dovute distanze. Da oggi anche a Milano riaprono i bar con le nuove regole per evitare il contagio e alle 6:30 il proprietario di un bar torrefazione nella zona del tribunale, è già pronto ad accogliere i primi clienti. Gli ingressi e le uscite sono separate da due porte diverse, all’ingresso c’è il gel igienizzante per le mani e ai dipendenti è stata provata la febbre come prevede l’ordinanza della Regione. “Ci si dovrà abituare a queste nuove regole, prima o poi bisognava riaprire non possiamo andare avanti così – ha spiegato -. Due mesi di stop sono tanti e i dipendenti aspettano ancora la cassa integrazione. Con il distanziamento dei tavoli abbiamo perso 12 posti dentro e 10 fuori ma andiamo avanti. L’unica cosa che chiediamo sono delle regole chiare”. I clienti al mattino presto sono pochi ma qualcuno arriva per il primo espresso dopo il lockdown. “È un rito che mancava – ha detto una signora – un altro tassello del ritorno alla normalità che speriamo arrivi totalmente”.
Mentre in piazza Duomo, davanti alla Cattedrale, si sistemano i tavolini all’aperto, in via Paleocapa, vicino alla stazione Cadorna di Milano, principale nodo di interscambio dei trasporti pubblici a Milano, un cliente esce da un bar dopo aver consumato un cappuccino al banco e sospira un ‘finalmente’ prima di andare via.
Si è regolarizzato l’afflusso del traffico auto, a Milano, che poco dopo le 7 era stato invece molto intenso: secondo la Polizia Locale la circolazione si starebbe normalizzando. anche se si segnala ancora qualche criticità (ma per motivi contingenti, come semafori in tilt o restringimenti della carreggiata dovuti ai lavori, come in corso Buenos Aires per la nuova ‘ciclopedonale’). Sui mezzi pubblici alle 8.30 non si segnalano criticità, tranne alcuni minuti di chiusura dei tornelli a Sesto Marelli per il notevole afflusso di passeggeri, sempre verso le 7.30. Sulla 90/91 non ci sono stati altri interventi: polizia e vigili continuano i servizi di monitoraggio delle fermate con le pattuglie.
Il Duomo di Milano ha riaperto le sue porte ai fedeli per la prima messa dopo il lockdown, quella delle 8 del mattino, a cui seguiranno altre celebrazioni in mattinata, alle 11, alle 13 e nel pomeriggio alle 17,30. La messa si è tenuta nella Cappella feriale che, con le misure di distanziamento, può ospitare al massimo 60 fedeli, raggiunto questo numero gli ingressi verranno bloccati. Questa mattina le persone presenti erano una trentina, un po’ di tutte le età, anche alcuni ragazzi giovani.