by Riccardo Cacelli
Londra – L’Italia per molti anni e’ stata vicina sia ai palestinesi (chiedeva ufficilmente la realizzazione dello Stato di Palestina) sia ad Israele.
Nel 1975 Italia e Israele stipularono un lodo segreto con lo scopo di rafforzare la sicurezza dei confini dello Stato ebraico prevenendo eventuali attacchi militari nei suoi confronti.
Il Servizio segreto militare italiano, grazie agli ottimi rapporti intrecciati con le maggiori organizzazioni palestinesi e alla rete di informatori messa in piedi in Medioriente, aveva il compito di raccogliere informazioni militari di alcuni paesi arabi (Libano, Siria, Iraq, Egitto) che poi avrebbe trasmesso al Mossad.
Questo accordo seguiva l’accordo riservato raggiunto tempo prima con l’Olp (Organizzazione Liberazione della Palestina) e che aveva come obiettivo la messa in sicurezza del territorio italiano e dei suoi interessi oltre i confini nazionali evitando che l’Italia fosse travolta dal conflitto israelo-palestinese.
In cambio, le autorità italiane avrebbero fornito sostegno internazionale e riconoscimento politico all’attività dell’Olp ed alla creazione del relativo Stato di Palestina.
Il tutto per tutelare gli interessi nazionali.
E cosi’ l’Italia inizio’ a sostenere la causa palestinese.
E lo fece con le massime autorita’ politiche italiane.
Sandro Pertini: “Una volta furono gli ebrei a conoscere la diaspora, furono cacciati dal Medio Oriente e furono disposti, per il mondo. Adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora una volta che i palestinesi hanno il diritto sacrosanto ad una terra come l’ hanno avuta gli israeliti, e quindi portare la pace in quella zona.”
Ecco il video
Il 6 novembre 1985, alla Camera dei Deputati, l’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi riferisce sulla politica estera del Governo e rivendica, pur contestandone l’efficacia, il diritto dei palestinesi a condurre una lotta armata di liberazione nazionale dall’occupazione straniera, citando anche Giuseppe Mazzini.
Ecco il video
Ed infine Giulio Andreotti: “Credo che ognuno di noi, se fosse nato in un campo di concentramento, da cinquant’anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire, sarebbe un terrorista.”
QUI IL LINK AL DISCORSO INTEGRALE DI GIULIO ANDREOTTI IL 18 LUGLIO 2006 AL SENATO SULLA GRAVE SITUAZIONE DEL MEDIO ORIENTE
La politica e’ l’arte della mediazione, del dialogo, ma anche quella di tutelare i rispettivi interessi nazionali.
L’Italia sosteneva la creazione dello Stato di Palestina perche’ doveva tutelare gli interessi nazionali.
Oggi gli interessi nazionali sono cambiati da allora?
Sembrerebbe di si.
Quello che accadde a Sigonella (che decreto’ la fine politica di Craxi) fosse avvenuto oggi, l’Italia avrebbe schierato intorno all’aereo con i sequestratori palestinesi i carabinieri in un doppio cordone contro i soldati americani?
A voi la risposta.
Io non credo.
Riccardo Cacelli
r.cacelli@cacelli.com