Usa 2024, la politica estera secondo Trump: la pace in Ucraina sembra più una vittoria per la Russia

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RICHMOND (VA) – La politica estera è destinata a giocare un ruolo chiave nelle elezioni Usa 2024. Due punti su cui gli elettori mantengono i riflettori accesi sono i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Molti cittadini americani non sono soddisfatti dell’amministrazione Biden per il mancato “cessate il fuoco” tra Israele e Hamas e lo stesso vale per per l’invasione della Russia.

I temi in questione rientrano tra le motivazioni per cui oggi il presidente Joe Biden ha perso una buona parte del suo consenso, basti pensare alla protesta degli arabo-americani democratici nelle primarie in Michigan, che hanno scelto di votare “uncommitted” per manifestare il loro dissenso nei confronti della politica portata avanti dalla Casa Bianca nel conflitto in Medio Oriente. Un voto di protesta che si è diffuso a macchia d’olio anche in altri Stati.

A questo punto è abbastanza semplice comprendere che i due conflitti sono destinati ad essere un argomento delicato in chiave elezioni, specialmente quando tra settembre e ottobre la campagna elettorale entrerà nel vivo con i dibattiti tra i due candidati. L’ex presidente Donald Trump, secondo quanto riportato dal Washington Post, avrebbe ideato un “piano di pace segreto” per mettere fine al conflitto in Ucraina.

Il tycoon sarebbe convinto che gli abitanti di alcune province ucraine preferiscano essere russi e per questo motivo la soluzione sarebbe quella di condurre l’Ucraina a cedere la Crimea e il Donbass alla Russia.

In sostanza quella desiderata da Trump sarebbe una pace che assomiglia di più ad una vittoria russa e che dunque è in netto contrasto con le idee dell’Amministrazione Biden, secondo cui l’Ucraina necessita del supporto degli Stati Uniti, poiché si ritrova a difendere il suo territorio e la sua democrazia dall’invasione della Russia.

Intanto l’ex presidente Donald Trump ha incontrato recentemente il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che secondo l’intelligence americana sarebbe il mandante dell’assassinio del giornalista e oppositore Jamal Khashoggi. Non sono stati resi noti i temi dell’incontro, ma è chiaro che l’Arabia Saudita è un partner inevitabile per qualsiasi soluzione di pace nel Medio Oriente.

Altro tema che continua a far discutere è quello dell’anzianità dei due candidati alla presidenza. Il Washington Post ha fatto cenno al medico Bruce A. Aronwald, che ha stilato un certificato medico di tre paragrafi con cui viene certificato un “ottimo stato di salute” per Donald Trump.

Il medico è socio di vecchia data del club di golf del tycoon in New Jersey e per questo si è parlato di una “vicinanza sospetta”, che di fatto mette in discussione il documento, dove non vengono indicati nemmeno il peso o la pressione sanguigna del magnate. Quando era in carica Trump faceva affidamento ad un medico della Casa Bianca, che dava informazioni decisamente più dettagliate sul suo stato di salute.

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