Dal Brennero al Tarvisio, dal Frejus fino a Ventimiglia, sono centomila gli agricoltori della Coldiretti in difesa del Made in Italy, estesa a tutte le frontiere e ai principali porti. Gli agricoltori chiedono l’obbligo di indicare sull’etichetta la provenienza di tutti gli alimenti e piu’ controlli sui prodotti stranieri, “dei quali deve essere resa nota la destinazione, per combattere la speculazione che fa aumentare la spesa degli italiani mentre nelle campagne i prezzi sono crollati”.
Intanto verbali per la violazione di norme igienico sanitarie nel trasporto delle carni sono stati notificati dai carabinieri dei Nas a mezzi che attraversavano la frontiera durante il presidio degli allevatori al Brennero. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che le violazioni riguardano mezzi di trasporto, controllati dal Comandante dei Nas del Trentino Costantino Meloni, che trasportavano carni provenienti dalla Germania e destinate ad alcuni stabilimenti della Campania. Si tratta di un episodio che dopo un solo giorno di presidio alle frontiere conferma i dubbi sulla qualità dei prodotti importati ma anche – conclude la Coldiretti – l’impegno dei Nas per garantire la qualità degli alimenti in commercio.